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Se un soldato ritorna a casa, torna come un uomo distrutto; se mai ritorni Potrebbe causare preoccupazioni e problemi alla sua famiglia e a se stesso dopo la guerra, dopo che ritorna. Avrà incubi, spesso terribili incubi, in cui rivive le scene infernali o vede le immagini di cui è stato testimone o parzialmente create in zone di guerra o in zone di conflitti. Potrebbe persino commettere il suicidio, quando non potrà più sopportare il proprio tormento interiore. Poi, se morirà l’inferno l’attenderà. Tutti coloro che ha ucciso gli andranno incontro e lo tortureranno per sempre, oltre a tutti i diavoli nell’inferno. Ecco che cosa accade. C'è tanta gente, tanti giovani belli, forti, innocenti e puri che soccombono ai traumi mentali, emotivi e psicologici della guerra. Uccidere non è affatto nella natura umana. Va contro la nostra bontà interiore, la nostra compassione e il nostro amore. Per questo soffriamo per tanto, tanto tempo, dopo aver ucciso qualcuno; sia egli un uomo o un animale, soffriamo lo stesso. Non troviamo pace. Il migliore aiuto è di non mandarli mai alla guerra, innanzitutto. Con che cosa possiamo aiutarli? Come può chiunque dire loro di dimenticare ciò che hanno visto in realtà, durante la vera guerra? La vera guerra, la vera sofferenza e i veri dolori della gente. Non è un film che possono decidere di spegnere e dimenticare, e guardarne un altro, capite? Dobbiamo pregare affinché il nostro mondo non debba più pronunciare la parola “guerra”, ma che la “pace” sia scritta in tutto il pianeta, e sul volto di ogni abitante della Terra.